Rubrica #lostetricarisponde a cura di Marta Montani
Nel DPCM del 12 gennaio 2017 sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, troviamo l’elenco delle prestazioni esenti da ticket e ritenute appropriate per il monitoraggio della gravidanza fisiologica. Secondo queste disposizioni, l’ecografia del terzo trimestre è considerata necessaria, ed è gratuita, solo in caso di sospetta patologia materna o fetale.
Per rilevare il benessere di mamma e bambino dopo le 24 settimane, l’ostetrica utilizza le sue mani e altri semplici strumenti.
Durante i bilanci di salute a cadenza mensile, la mamma si mette sdraiata comoda, l’ostetrica si scalda bene le mani, chiede il permesso, sia alla mamma che al bambino, e si avvicina alla pancia lentamente, con rispetto. Con le manovre di Leopold sente la posizione del bambino: dov’è la schiena, dove sono i piedini, come sono i suoi movimenti.
Oltre alle sue mani, l’ostetrica usa un semplice metro da sarta per misurare la crescita dell’utero attraverso la lunghezza Sinfisi-Fondo, dall’articolazione della sinfisi pubica del bacino della mamma fino al fondo dell’utero, la sua parte più alta. Questo è un ottimo e valido strumento per rilevare l’accrescimento del bambino e anche per misurarne il peso stimato alla nascita. In caso di dubbi, consiglia alla coppia un approfondimento ecografico.
Una volta conclusa la palpazione dell’utero materno, l’ostetrica completa la visita ascoltando il battito del cuore del bambino, con lo stetoscopio di Pinard o con il rilevatore di battito cardiaco fetale.