a cura di Nadia Scaratti, ostetrica Casa Maternità La Via Lattea
Se penso alla parola imprevisti mi viene automatico associarla alla parola aspettative.
Le donne, le coppie che incontro in Casa Maternità, in gravidanza e nel percorso nascita, mi chiedono di stare con le loro paure, i loro timori, di condividere e sostenerle per realizzare le loro aspettative e i loro sogni.
Tutto questo io cerco di fare per loro, introducendo nel percorso anche la parola imprevisto, perché l’esperienza mi ha insegnato che esiste, anche quando è stato tutto pianificato e sembra tutto perfetto.
Come ostetrica vivo tutti i giorni l’imprevisto della reperibilità: non so mai la mia giornata come inizia e come finisce, quando sono sulla scena di un parto non so quanto tempo ci vorrà e come andrà.
Il mio lavoro mi ha insegnato a vivere “qui e ora”, sempre con un pensiero positivo nel riconoscere a mamma e bambino le proprie competenze.
Sostenere l’imprevisto è facile quando non si discosta troppo dalle proprie aspettative, perché viene vissuto come sorpresa; è più difficile quando modifica completamente il proprio sogno e lo stravolge…
È difficile anche per me, non era quello che si voleva…. Allora bisogna rimboccarsi le maniche, tirar fuori tutte le risorse per stare, sostenere la coppia nella fatica, valorizzare altri aspetti che non si erano considerati, facilitare la rielaborazione dell’esperienza, giorno dopo giorno con tutto il tempo che ci vuole.
Anche se all’inizio sono fonte di dolore, rabbia, delusione e fallimento, spesso nel tempo gli imprevisti hanno qualcosa da insegnarci e diventano fonte di arricchimento. Per questo ringrazio tutte le coppie che ho incontrato in questi anni, perché anche grazie a loro ho imparato ad affrontare gli imprevisti, quindi a sostenere tutte le donne e le coppie future che incontrerò.